Ci sono avvenimenti che percorrono la tua vita come una sottile linea rossa latente.
Argomenti impensabili per un paese “moderno e civile” quale l’Italia professa essere. Ci sono periodi in cui tali vicessitudini sono presentate come “emergenze”, singoli episodi sporadici; altri periodi di assoluto silenzio, perchè ci si abitua a convivere anche con le minacce di morte.
Cleanap è un’associazione giovane, pochi anni di attività, qualche esperienza bella e importante. Nasce come momento di partecipazione della cittadinanza, quando nel 2011, Napoli era in piena “ordinaria/emergenza” rifiuti: nessuna proposta risolutiva, semplicemente una manifestazione diversa da quelle classicamente intese.
Per protestare in maniera alternativa, dimostrare il senso di appartenenza al territorio, far parlare di Napoli in modo nuovo: gente che si sporca le mani in prima persona per dare un segnale. Niente di rivoluzionario, nessuna soluzione per i rifiuti solidi urbani (che tra l’altro sono veramente una nullità rispetto al “problema rifiuti”) che invadevano la città, solo cercare di contribuire manifestando fattivamente, senza striscioni, ma con scopa e paletta.
Terra dei Fuochi è diventata una definizione all’odine del giorno, ormai. Da Gomorra in poi tutti possono documentarsi sugli scempi con cui la criminalità organizzata ha violentato il nostro territorio e continua a farlo. Sversamenti illegali, roghi tossici, ecomafie, diossina, impennate di cancro, tiroide, leucemia, traffico illecito nord/sud, ecoballe, soldi, casalesi, corruzione, politica.
Terra dei fuochi è anche il nome di un ottimo sito di video/foto denunce dei roghi tossici che puntualmente si susseguono tra le province di Napoli e Caserta, che qualche anno fa si divertiva a polemizzare contro le nostre manifestazioni, indicando la futilità di innestare piantine, quando i raccolti della nostra regione sono in parte tossici. Come dargli torto, d’altronde? Peccato che il senso era un altro, ma in molti non l’hanno capito e questa è un’altra storia.
Ciò che vogliamo fare è non stare ad aspettare ulteriormente, cercare di proporre qualcosa di innovativo per costringere chi di dovere a svegliarsi dallo stato comatoso in cui, vuoi per comodità, vuoi per interesse, riversa da oltre 20 anni.
Non sappiamo come fare, per ora ci pare doveroso segnalare tutte le iniziative che attivisti e associazioni dei territori in questione stanno organizzando: fiaccolate con migliaia di persone, invisibili ai media nazionali e invisibili anche a chi, da vicino, continua a fingere di ignorare il problema.
Vogliamo fare qualcosa uniti a tutti coloro che hanno a cuore questa amara questione, cercando di fare rete: una rete unita e compatta, campana e non solo, che bypassa le differenze di scopo e metodo per stringersi intorno ad un macro obiettivo che ci vede tutti uguali: preservare la nostra salute e la nostra terra.
Per approfondimenti, vi segnaliamo il calendario delle prossime manifestazioni che riportiamo anche qui e che inseriremo nella sezione “upcoming events” del nostro blog.
E’ una lotta, si sa da tempo.
Grazie a tutti per l’attenzione e scusate lo sfogo.